A tal proposito oggi andremo ad analizzare i diversi tipi di posa e quali sono quelli più utilizzati.
Prima di tutto occorre sapere che il legno, essendo un materiale naturale, subisce assestamenti e micro-movimenti, in base alla temperatura e alle sollecitazioni meccaniche(essendo flessibile) e pertanto, in un corridoio lungo e stretto il parquet dovrà essere posato parallelo alla direzione delle pareti lunghe.
Altre due considerazioni importanti da fare sono rispettivamente la fonta di luce che illumina, che influisce sulla visione e valutazione complessiva del parquet e il senso di percorrenza, in prossimità delle porte.
Sarà infatti più gradevole aprire la porta di una stanza e ritrovarsi i listoni posati a correre verso la finestra piuttosto che ortogonali rispetto alla soglia.
Ma tali percezioni rimangono comunque molto soggettive.
Andiamo adesso a conoscere quattro più famosi schemi di posa del parquet:
POSA A CORRERE
I listoni vengono posati con i lati lunghi adiacenti e paralleli tra di loro, senza una precisa misura di affiancamento. La bellezza di questo schema sta nella casualità del disegno complessivo che si crea negli ambienti, senza parametri geometrici e vincoli dimensionali.

CASSERO REGOLARE
E’ molto simile alla posa a correre, ma in questo caso l’ affiancamento tra i listoni risulta calcolato, le giunzioni di testa cadono sempre nella mezzeria del listone adiacente.

A SPINA DI PESCE
I listoni vengono posati in file parallele a 90° tra loro, in modo che le giunzioni di testa cadano sempre sul fianco dell’ altro.
La geometria da seguire può essere diagonale o dritta.

A SPINA UNGHERESE
La differenza con la posa precedente sta nell’ inclinazione che i due pezzi “subiscono”.
Ai singoli listoni vengono infatti tagliati i due lati corti (di circa 45°-60°) rispetto a quelli lunghi.
